Come scegliere una lampadina led

Abbiamo deciso finalmente di sostituire le lampade a incandescenza/fluorescenza presenti nella nostra casa con prodotti a led, oppure dobbiamo cominciare da zero e scegliere le luci per la nostra nuova casa? Quali sono i fattori di cui tenere conto? Cercheremo di dare tutte le risposte in questo articolo, andando per gradi.

Attacco

Partiamo da un concetto semplice: che tipo di lampadine andiamo a sostituire in termini di attacco? Beh da questo punto di vista non c’è moltissimo da dire, visto che al giorno d’oggi i led non hanno alcuna limitazione, essendo disponibili sul mercato lampadine e faretti led con tutti gli attacchi esistenti. Quindi piena compatibilità con tutti i formati delle vecchie lampadine a incandescenza, dal più comune E27, all’E14, al G9, fino ai formati tipici dei faretti, come il GU10 (detto anche “a baionetta”). Insomma non saremo costretti a dover cambiare lampadari/portalampade già in nostro possesso.

Più in dettaglio, ecco le tipologie di attacchi più comuni disponibili per le lampade led.

Attacchi lampadine:

  • E14 lampadine a vite stretta (14 mm)
  • E27 – lampadine a vite larga  (27 mm)
  • E40 – lampadine a vite molto larga (40 mm)
  • B22

Attacchi faretti:

  • GU10 (anche noto come a baionetta)
  • G9
  • G53
  • GU5.3
  • GU4

Consumi ed emissione luminosa

Quanta luce ci occorre precisamente in quella stanza o in quella zona della casa? Sulle scatole dei prodotti basati su illuminazione a led troviamo sempre l’indicazione del rapporto tra il wattaggio del prodotto led e quello – a parità di emissione luminosa – della luce a incandescenza corrispondente. Naturalmente si tratta sempre di un rapporto estremamente vantaggioso in termini di consumo, che può raggiungere un ordine di grandezza persino pari a 1 a 10.

Pertanto, per effettuare la scelta giusta, sarà sufficiente acquistare un prodotto a led che corrisponda almeno al wattaggio della lampada ad incandescenza che andiamo a sostituire, per esempio su una lampadina led da 7 watt potremmo trovare indicazione che la luminosità fornita è pari ad una lampada a incandescenza da 60 watt. Oltre a tale indicazione troveremo anche riportato il valore relativo ai Lumen, ovvero l’unità di misura del flusso luminoso. Il rapporto tra lumen e watt per una lampada ad incandescenza è pari mediamente a 13 a 1, mentre per le luci a led tale rapporto arriva fino a 120 lumen per watt.

Al di là dei dettagli tecnici, quello che ci sentiamo di consigliare nella scelta di lampadine led è di valutare il rapporto estremamente conveniente (che tali prodotti hanno) tra consumi ed emissione luminosa. Nel senso che, oltre a badare ai consumi che saranno comunque irrisori se paragonati a quelli di corrispondenti fonti di luce a incandescenza, suggeriamo di considerare la possibilità di avere in casa fonti di luce più intensa, quindi di migliorare l’illuminazione degli ambienti, scegliendo lampadine led la cui resa luminosa sia superiore rispetto alle corrispondenti lampadine a incandescenza che abbiamo utilizzato finora. Questo perché scegliere una lampada a led più potente anche di un solo watt (rispetto a quella che avremmo scelto in base alla semplice corrispondenza led/incandescenza riportata sulla confezione), ci garantirà molta luce in più a fronte di un consumo maggiore che sarà pressoché impercettibile in bolletta.

Classe energetica

Lampadina LedRiguardo la classe energetica occorre partire subito da una considerazione basilare: tutte le lampade a led appartengono ad una classe energetica mai inferiore alla A. Questo perché si tratta evidentemente di dispositivi di illuminazione che consumano pochissimo, se confrontati con le altre precedenti tecnologie, a parità di capacità luminosa.

Pertanto, sulle diverse confezioni delle lampadine a led, troveremo indicata come classe energetica A, A+ o A++.

Mediamente ci imbatteremo spesso in prodotti in classe A+, meno frequentemente in prodotti “solo” in classe A, a volte in lampade in classe A++. Naturalmente quest’ultima è la classe più elevata (cioè la migliore), ma, considerando i consumi esigui dei dispositivi a led, le differenze tra una lampadina in classe A+ ed una in classe A++ sono davvero ridotte.

Temperatura di colore

Quale temperatura di colore, fredda o calda, è meglio utilizzare per illuminare la mia casa? Ovviamente si tratta di una scelta molto soggettiva, ma cercheremo di dare qualche consiglio in proposito.

Partiamo subito col dire che sulle confezioni delle lampade a led troviamo sempre l’indicazione della temperatura di colore del prodotto, espressa in gradi Kelvin (riportata in diciture come “2700K”, “4000K”, ecc). Per capire esattamente di cosa si parla, ecco un’indicazione schematica:

  • Temperatura di colore < 3300K = luce bianca calda
  • Temperatura di colore compresa tra 3300K e 5300K = luce bianca neutra
  • Temperatura di colore > 5300 K = luce bianca fredda

Come detto in precedenza, la scelta a riguardo è molto soggettiva. Tuttavia noi ci sentiamo di consigliare prevalentemente l’utilizzo di una luce calda per gli ambienti domestici. Dalla nostra esperienza una temperatura di colore di 3000K risulta ideale per illuminare qualsiasi tipo di ambiente della nostra casa, sia esso rustico o moderno in termini di caratteristiche o di arredamento. Sotto i 3000K (per esempio intorno ai 2700K, quindi più tendente al giallo) può andar bene se la nostra abitazione è caratterizzata prevalentemente da un aspetto più rustico/classico; mentre l’utilizzo di lampade di colore freddo (es. 6000K), o comunque neutro tendente al freddo (es. 4000K), potrebbe essere una buona opzione per una casa in stile prettamente moderno, ma anche in questo caso occorre fare attente valutazioni per non incappare in un tipo di illuminazione che possa apparire troppo asettica (e che ricordi troppo un ufficio o un ospedale!).

Durata stimata

La durata media stimata di qualsiasi lampadina led è nettamente superiore alla vita media delle vecchie lampade ad incandescenza, oppure di quelle a fluorescenza. Anche tale indicazione viene sempre riportata sulle confezioni dei prodotti led e – a seconda del tipo di lampada, del brand o delle caratteristiche specifiche – può variare di parecchio. Solitamente troveremo indicata una durata prevista compresa tra le 15.000 e le 50.000 ore di utilizzo.

Qualunque sia l’indicazione riportata in tal senso, va detto che si tratta comunque di valori estremamente elevati che – se reali – risulteranno comunque soddisfacenti. Pertanto, nella scelta del prodotto, occorre dare il giusto peso a tale parametro, privilegiandogli fattori più rilevanti (come il colore o il wattaggio) e magari optando per un prodotto con una maggiore durata stimata solo a parità degli altri indicatori per noi maggiormente importanti.

Rapporto qualità/prezzo

L’offerta attuale di lampade a led è oggi così ampia e variegata che ci si può imbattere, senza nessuna difficoltà, in modelli e prezzi così diversi tra loro col risultato di generare grande confusione nel consumatore finale.

A nostro parere ci sono oggi marche meno note al grande pubblico (anche perché magari producono esclusivamente prodotti del settore illuminazione e poco altro) che forniscono lampadine led di ottima qualità e a prezzi decisamente più competitivi rispetto a brand rinomati.

Dalla nostra esperienza i migliori affari nel settore dell’illuminazione a led si fanno online (e fin qui niente di sorprendente), nei maggiori store conosciuti, scegliendo però dei kit che comprendano un numero di lampade pari per esempio a 5/10/20 o più unità, dato che in questo modo il prezzo finale per singolo prodotto risulterà davvero estremamente vantaggioso (spesso pari a una manciata di euro per unità, cosa impensabile anche rivolgendosi alla grande distribuzione).

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